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Eucaristia, relazione intima
Una comunità cristiana si presenta da come celebra l’Eucaristia. Il fascino per la Chiesa passa attraverso il fascino per l’Eucaristia. La simpatia per le persone passa, la passione per l’attività viene superata… l’Eucaristia rimane come viatico per il cammino della vita. Il cristianesimo è tutto fondato sul corpo che Cristo ha assunto. In sintesi è la religione della Parola incarnata.
Il cristianesimo ha al centro un corpo che nasce, cresce, comunica, si riproduce, si dilata, soffre, si ammala, guarisce, muore. Tutte le varie fasi del mio corpo hanno una «parola» alla quale rimandano. Questa parola è espressa dai sacramenti. Anche l’Eucaristia ha una parola da dire sul mio corpo. Il nostro corpo non è la vita, ma ha la vita: la mantiene e la sostiene con il cibo.
Il cibarsi – dopo il respiro – è necessità prima. L’uomo è ciò che mangia. Vive e assimila ciò che met-te dentro, ma è pure assimilato dal suo cibo.
Il cibarsi dell’uomo è sempre collegato con qualche relazione: l’anoressia o la bulimia non sono forse se-gno di una relazione patologica con il cibo e con le persone?
Con l’Eucaristia entro in relazione intima con Gesù. Nell’Eucaristia Gesù mi assimila a sé, mi conforma a sé! Per questo, essendo vero Figlio di Dio, ha voluto la-sciarci un ricordo unico e meraviglioso di sé: la pre-senza della sostanza del suo Corpo e Sangue, dati sulla croce per amore nostro, per salvarci dal peccato e dalla morte definitiva. Un dono inestimabile. Pertanto la Messa è per il cristiano un momento di grandissima gioia e di ringraziamento a Gesù per quanto ha fatto per ciascuno di noi.

 

 

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