Foglio di collegamento Domenica di Pasqua

Pasqua, primavera del mondo
L’evento della Pasqua non si chiude con il Triduo pasquale; esso trova il suo completamento e il suo sviluppo nei giorni e negli avvenimenti che seguono e che culminano con la Pentecoste: «I cinquanta giorni che si succedono dalla domenica di Risurrezione alla domenica di Pentecoste si celebrano nell’esultanza e nella gioia, come un solo giorno di festa, anzi come la grande domenica». Dio infatti «ha racchiuso la celebrazione della Pasqua nel tempo sacro dei cinquanta giorni» (Colletta della veglia di Pentecoste).
Per questa ragione le domeniche che seguono il Triduo Pasquale non vengono dette «dopo Pasqua», ma «di Pasqua»; sono come un’unica celebrazione che ha l’obiettivo di ravvivare la fede e di farci comprendere e vivere i sacramenti dell’iniziazione: «Accresci la grazia che ci hai dato perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti». Gradualmente siamo guidati a penetrare nella conoscen-za e nell’esperienza della Pasqua, ad imbeverci di essa, a esserne talmente intrisi da diventare gli uo-mini abitati dallo Spirito.
Durante il tempo di Pasqua la Chiesa appare in tutto il suo mistero, in tutte le sue potenzialità carismatiche. Gradualmente ogni iniziato – vecchio o nuovo – scopre la Chiesa di cui ormai fa parte. Di volta in volta essa gli mostra aspetti sempre più vitali per vivificare l’amore.
Declinata su quattro verbi: svegliarsi, alzarsi, correre e respirare, la Pasqua coniuga il risveglio della natura con l’azione dello Spirito che rinnova ogni cosa e dà origine a un’esistenza filiale per respirare a pieni polmoni lo Spirito e per correre sulla via che è Cristo.

 

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