Foglio di collegamento settimanale

Beatitudini e matrimonio cristiano
1. La povertà evangelica è libertà dalle cose e rapporto libero tra le persone. L’amore, di cui Cristo è esempio agli sposi cristiani, è gratuito, non possessivo, né tanto meno strumentalizzante.
2. La consolazione come risposta piena al nostro anelito all’amore infinito, dobbiamo attenderla soltanto da Dio. L’amore coniugale è solo «sacramento» dell’amore assoluto di Dio.
3. La mitezza, che tra i coniugi si manifesta come tenerezza, pazienza, delicatezza, introduce nei rapporti familiari la concordia trinitaria.
4. Cercare la volontà di Dio, vivendo la nostra chiamata specifica alla santità, con l’attuare in pieno quanto Dio s’aspetta dal matrimonio cristiano, secondo i rimandi di Cristo.
5. La misericordia, che in famiglia è perdono scambievole, mi fa accogliere l’altro/a, senza rifiutarlo/a per i suoi limiti o sbagli. È su questa misericordia continua, e solo su di essa, che si basa l’indissolubilità del matrimonio.
6. La purità di cuore: è il risultato del grande comandamento di Gesù. Solo amando Dio con tutto il cuore si potrà «vedere» la sua presenza nel coniuge, e vivere il duplice comandamento dell’amore.
7. I pacificatori imitano il Padre del figlio prodigo, il quale non solo perdona suo figlio, ma cerca anche di riconciliare i fratelli tra loro (Lc 15,28). Chi fa quest’opera in famiglia si dimostra «figlio di Dio».
8. La «persecuzione», come insieme di ostacoli che rendono quasi impossibile il matrimonio cristiano, è quanto sperimentano oggi tante famiglie, tante coppie. Se però queste ultime perseverano nell’impegno preso, davanti alla Chiesa, mostrano di essere già partecipi della vita di Dio.

 

 

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